Cripto: dal boom al baratro — chi resta e chi scappa?

Marco Italiani

Settembre 29, 2025

Settembre 29, 2025

Marco Italiani

Cripto: dal boom al baratro — chi resta e chi scappa?

Un settembre di fuoco per le cryptovalute

Settembre 2025 sarà ricordato come uno dei mesi più turbolenti per il mercato delle criptovalute. Nel giro di pochi giorni sono evaporati oltre 160 miliardi di dollari di capitalizzazione globale. Un colpo durissimo, che ha riportato la paura tra gli investitori e alimentato il dubbio: sta cambiando davvero l’aria nel mondo cripto?

Bitcoin è sceso sotto i 111.000 dollari, Ethereum ha perso la soglia psicologica dei 4.000 dollari e il resto del mercato ha seguito a ruota, con le altcoin più fragili massacrate da liquidazioni forzate e panic selling.
Ma oltre ai numeri, c’è la sensazione che stia finendo un’epoca: quella del “cripto per tutti”.


Flashback: i grandi crolli della storia

Per capire cosa sta succedendo oggi, bisogna ricordare i precedenti.

  • 2018 – L’inverno delle crypto: dopo il boom del 2017, Bitcoin perse oltre il 70% del suo valore, inaugurando un lungo periodo di gelo.
  • 2022 – La caduta di Terra Luna e FTX: due tra i più grandi shock della storia recente. Migliaia di investitori bruciarono risparmi, mentre le istituzioni iniziarono a guardare al settore con occhi diversi.
  • 2025 – Red September: non un collasso totale come i precedenti, ma un’ondata di vendite che ha spazzato via miliardi, ricordando a tutti che il rischio non va mai in vacanza.

La differenza oggi è che il mercato è più maturo e regolamentato, ma questo non lo rende immune da scosse telluriche.


L’Italia si sveglia dal sogno cripto

Se nel 2024 sembrava che ogni bar in Italia avesse il suo “esperto di Bitcoin”, oggi la musica è diversa. Secondo l’ultimo report OAM:

  • i volumi di scambio sono calati del 22%,
  • i possessori di criptovalute sono diminuiti del 20%.

Molti piccoli investitori, entrati sull’onda dell’entusiasmo, stanno abbandonando. Non è più la moda di cui vantarsi con gli amici. Ora la domanda tipica è: “Ma sei ancora dentro alle crypto? Non hai perso soldi anche tu?”

È il gossip finanziario del momento: chi ha guadagnato, chi ha perso tutto, chi finge di non averci mai creduto. In un Paese dove la chiacchiera da bar è sport nazionale, il tema crypto è diventato materiale da pettegolezzo.


Vip, influencer e il lato gossip delle crypto

Il mondo delle crypto non è solo finanza, ma anche spettacolo. In Italia e all’estero diversi personaggi pubblici hanno cavalcato l’onda, salvo poi restare intrappolati nella tempesta.

  • Influencer crypto: molti avevano lanciato canali YouTube e profili TikTok promettendo guadagni facili. Oggi molti di quei video sono stati cancellati, e qualcuno ha già cambiato mestiere.
  • Vip internazionali: diversi attori e sportivi avevano dichiarato pubblicamente di essere “all in” su Bitcoin ed Ethereum. Ora i più prudenti tacciono, mentre altri provano a trasformare la perdita in un racconto motivazionale.
  • Italia gossip: si vocifera di imprenditori digitali che hanno bruciato centinaia di migliaia di euro nel giro di due settimane. Nomi non confermati circolano nei forum, alimentando la leggenda della “cripto-sbornia” finita male.

Questi episodi fanno rumore e attirano clic: perché alla fine, le crypto piacciono anche come spettacolo, non solo come investimento.


Le liquidazioni: il lato oscuro della leva

Uno dei grandi protagonisti del crollo è stato il mercato dei futures e delle posizioni leverage.
Chi aveva scommesso con troppa leva si è trovato liquidato in pochi minuti, contribuendo al domino di vendite.

Ethereum e diverse altcoin hanno visto le peggiori ondate di liquidazioni forzate, con miliardi spazzati via dai conti dei trader più aggressivi. È la prova che, nonostante gli anni di esperienza accumulata, il settore resta un mix di adrenalina e roulette russa.


I segnali dall’estero

Il fenomeno non riguarda solo l’Italia. A livello globale, le metriche parlano chiaro:

  • Dominanza di Bitcoin in aumento, segno che gli investitori cercano rifugio nella regina delle crypto.
  • Volumi sugli exchange in calo, con Binance, Coinbase e Kraken che registrano flessioni a doppia cifra.
  • Stablecoin in risalita, perché chi fugge dalle crypto si rifugia in USDT e USDC, aspettando tempi migliori.

I tre scenari possibili

Dove può andare il mercato da qui? Gli analisti disegnano tre scenari principali:

  1. Rimbalzo tecnico
    Una volta eliminate le posizioni più fragili, i prezzi potrebbero tornare a salire. Non sarebbe la prima volta che un settembre rosso prepara un ottobre verde.
  2. Correzione prolungata
    Se i supporti chiave dovessero crollare, il rischio di un inverno cripto 2.0 è concreto. Panico e vendite a catena potrebbero trascinare Bitcoin sotto i 100.000 dollari.
  3. Cambio di paradigma
    Questo crollo potrebbe segnare la fine della fase “selvaggia” del mercato, con l’arrivo di nuove regolamentazioni e un ridimensionamento del mito del guadagno facile. Un mercato meno sexy, ma più stabile.

Italia: chi resta davvero?

In questo contesto, chi sono quelli che resistono in Italia?

  • I veterani: chi ha già visto crolli peggiori e sa che la volatilità è parte del gioco.
  • I professionisti: trader e società che usano strategie sofisticate e non puntano tutto sulla fortuna.
  • Gli ottimisti cronici: chi crede nel futuro della blockchain al di là dei prezzi.

Gli altri, la maggioranza, stanno mollando. E forse è proprio questo il segnale che il mercato stava aspettando per ripartire.

Conclusione: dal boom al baratro

Il 2025 segna una svolta. Le criptovalute non sono più solo un gioco da nerd o un biglietto per arricchirsi velocemente: sono diventate un mercato che seleziona spietatamente chi ha la visione e chi no.

L’aria sta cambiando, e forse è proprio questa la vera notizia: dopo anni di boom e cadute, oggi conta solo chi resta. E in Italia, tra chiacchiere da bar e tweet infuocati, la domanda è una sola: chi sarà ancora in piedi quando la tempesta sarà passata?